Canzoni Ticinesi
Castelnuovo, Robbiani, Pacchin; arr. M. Pacchin
NOTE SENZA FRONTIERE – MELODIE DEL TICINO E DI ALTRI PAESI – esaurito
Onde Del Danubio
Joseph Ivanovici; arr. M. Pacchin
NOTE SENZA FRONTIERE – MELODIE DEL TICINO E DI ALTRI PAESI – esaurito
Espana Cani
Pasqual Marquina; arr. M. Pacchin
NOTE SENZA FRONTIERE – MELODIE DEL TICINO E DI ALTRI PAESI – esaurito
Vulcano
Mario Cavallari; arr. M. Pacchin
NOTE SENZA FRONTIERE – MELODIE DEL TICINO E DI ALTRI PAESI – esaurito
La Danza Di Zorba
Mikis Théodorakis; arr. M. Pacchin
NOTE SENZA FRONTIERE – MELODIE DEL TICINO E DI ALTRI PAESI – esaurito
Le Scarpette
Mauro Pacchin
NOTE SENZA FRONTIERE – MELODIE DEL TICINO E DI ALTRI PAESI – esaurito
Serenata Spagnola
Olivier Métra
NOTE SENZA FRONTIERE – MELODIE DEL TICINO E DI ALTRI PAESI – esaurito
Mandolin-Blues
Kurt Schindler
NOTE SENZA FRONTIERE – MELODIE DEL TICINO E DI ALTRI PAESI – esaurito
Canzoni Francesi
Aznavour, Ferrari, Scotto, Heyne, Ferré; arr. M. Pacchin
NOTE SENZA FRONTIERE – MELODIE DEL TICINO E DI ALTRI PAESI – esaurito
Valse No. 3
Agustin Barrios Mangoré; arr. M. Pacchin
NOTE SENZA FRONTIERE – MELODIE DEL TICINO E DI ALTRI PAESI – esaurito
Sacra Terra Del Ticino (Selezione)
Giovanni Battista Mantegazzi; arr. M. Pacchin
NOTE SENZA FRONTIERE – MELODIE DEL TICINO E DI ALTRI PAESI – esaurito
La chiave d’ascolto dei brani inseriti nel nuovo CD del Gruppo mandolinistico di Lugano deve scaturire da due elementi fondamentali: la forte connotazione popolare che uno strumento come il mandolino ha da sempre e il fatto che anche in Ticino si trovino esempi di ottima fattura di questo genere musicale.
Questi due elementi, calibrati tra loro, costituiscono l’itinerario d’ascolto del disco. Perché di un vero e proprio viaggio si tratta: dal Ticino alle altre regioni, per poi ritornare, arricchiti e con un pizzico di orgoglio, nella “Sacra Terra” d’origine.
Se da un lato quindi non può mancare nella presente incisione del GML un “Pot-pourri di canzoni ticinesi” tra le più conosciute, dall’altro è giusto riconoscere a “Sacra Terra del Ticino” (composta da Giovanni Battista Mantegazzi in occasione dell’Esposizione nazionale di Zurigo del 1939) l’importante ruolo di valido punto di riferimento per la musica popolare.
Allargare gli orizzonti, si diceva: si approda così sulle rive del Danubio, le cui onde vengono evocate in musica dal rumeno Iosif Jvanovici con il suo celebre valzer “Onde del Danubio”.
Oppure in Grecia, terra di Théodorakis e di sirtaki, dove l’accostamento del mandolino con il bouzukie la “Danza di Zorba” risulta abbastanza facile, anche se facile non è l’esecuzione di questo brano, soprattutto per i mandolini primi che devono destreggiarsi tra perfide e incessanti semicrome.
Altrettanto coinvolgenti i due brani iberici “Espana cani” e “Serenata spagnola”, entrambi dal forte e tradizionale richiamo latino; un carattere che non deve risultare necessariamente esplosivo, ma sa anche essere più pacato, come nel “Valse no. 3” del paraguaiano Augustin Barrios Mangoré.
Più brillante e virtuosistico per contro il brano di Mario Cavallari “Il Vulcano”, che risponde ai canoni strutturali più tipici del valzer popolare.
E il viaggio continua con le “Canzoni francesi” che richiamano alla mente la Ville Lumière, con i suoi profumi di un tempo e con le sue indimenticabili “La Bohême”, “Dominio”, “Sous les ponts de Paris”, “La petite Valse” e “Paris canaille”.
È giusto che in una formazione dilettantistica come il GML sia sempre presente il piacere di far musica insieme: può quindi capitare che il maestro del Gruppo si sbizzarrisca nella rielaborazione del noto motivo “Le scarpette”, che qui viene proposto in insolite e divertenti vesti, oppure che il divertimento sfoci nell’esecuzione di brani per lo meno atipici per orchestra a plettro, come “Mandolin-Blues”.
Il gioco a questo punto diventa veramente “senza frontiere”.
Mauro Pacchin
Grafica: Jean-Marc Bühler
Produzione: RTSI